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domenica 16 ottobre 2011

PERcorso diVERSO

Ieri sera al Teatro 1763 di Villa Mazzacorati si è svolta la performance degli inUTILI, ovvero un Azione Colletiva inUTILE alla quale ha contribuito Nicola Bruschi. Alle 18,15 si è aperto il portone del Teatro e dopo qualche minuto una voce che proveniva da una loggia sull'ingresso recitava: 

"Signore e signori buonasera.
Gli inUTILI Vi invitano a isolarvi per poco dalla vostra contingenza e pertanto a spegnere o abbassare le suonerie dei vostri telefoni". 
Subito dopo è comparsa Clio Abbate con inUTILE mascherina e ha continuato: "Siamo inUTILMENTE felici che abbiate voluto essere presenti alla nostra Azione Collettiva inUTILE.
La performance è pensata come un momento di condivisione dell’azione. 
Il vostro contributo è fondamentale. 
Entrando vi invitiamo a fare attenzione.
Entrate uno alla volta, con calma, lasciando tutto il tempo a chi vi precede di completare il SUO PERcorso diVERSO.  
Prendetevi un attimo di calma, ritrovate la lentezza. Non correte". 
Poi una volta scesa tral pubblico in attesa ha continuato: 
"Coscienza e azione:
lentezza da ritrovare. 
Anima da curare. 
Vi prego di entrare uno alla volta".

All'interno del teatro in platea a terra su una lunga striscia nera come il teatro si trovavano 8 inUTILI vestiti di bianco che passivamente si esponevano al passaggio delle persone.
A fine PERcorso sotto al palco stava un altro inUTILE vestito di nero che "premiava" ogni spettatore/attore con una piccola mela biologica.
Sul palco, in penombra stava una figura vestita di bianco testimone inUTILE della scena che si stava svolgendo.
A questo punto gli spettori sono stati invitati a uscire, all'esterno un cartello ammoniva così: "ATTENTI A DOVE METTETE I PIEDI".
A partecipare alla performance sono state oltre cento persone che hanno atteso pazientemente il loro turno e una volta entrati si sono resi disponibili a partecipare condivendendo con gli inUTILI l'azione che si è creata. La fila e la ressa ha però stancato qualcuno che ha deciso di demordere.
Alla fine della performance gli spettatori sgranocchiando le loro mele si sono trattenuti nella Sala Diana Franceschi, dove continua (fino al 22 ottobre) la mostra diVERSO/VERSOdi, per confrontarsi sulle sensazioni generate dall'Azione. In generale tra la soddisfazione generale è emerso il concetto del "FARE ATTENZIONE ALL'ALTRO", camminare trai corpi per i più non è stato semplice, come non è semplice nei nostri giorni mantenere il rispetto per l'altro. 
La striscia pedonale come concetto di luogo del "rispetto", spesso però coloro che corrono coi loro mezzi scoppiettanti il più delle volte non si sognano minimamente di fermarsi per fare passare il pedone che le attraversa.
Sembra proprio che gli inUTILI abbiano colto nel segno ancora una volta. BRAVI

mercoledì 12 ottobre 2011

Perfomance inUTILI

Sabato scorso ero (ovviamente) all'inaugurazione dell mostra degli inUTILI.
Un gruppo di artisti che non mi è del tutto indifferente.
A parte l'interessante mostra e l'affluenza e il gradimento di pubblico che ha avuto, davvero insperato viste le mille iniziative in concomitanza nella città, è stata straordinaria la performance di SCIANDRA dal titolo BIRD: VERSOdi un uccello di 58 kg.
L'uccello, un aquila per l'esattezza, è entrato nella sala alle 18,30.
Dopo essere partito dalla pensilina di fronte all'Ospedale Maggiore, salito in autobus, si è appollaiato sui seggiolini del 13 tra la gente stupita e divertita, ha "svolazzato" impertinente tra le vie del centro vicino a Piazza Maggiore.
Ha ripreso un autobus della stessa linea ed è arrivato alla Sala Diana Franceschi a Villa Mazzacorati, in Via Toscana, 19.

Dopo essersi appollaiato qua e là e aver visitato la mostra perplesso davanti alle opere esposte, è salito sul suo trespolo e ha distribuito al pubblico dei microcip sussurando dei timidi "CIP".

Quando è stato per lui finalmente il momento di esprimersi ha urlato un macro CIIIIIIIIIIP tra le persone divertite e a loro volta diversamente perplesse. Meraviglioso il costume che indossava la performer realizzato, con mille piume di tnt, da Federica Mazzoni e Laura Soprani.

Domenica 9 si è svolta la perfomance dal titolo "Fa acqua da tutte le parti" della Compagnia dello Zukkero. Un'altra occasione per la compagnia e le persone coinvolte di provare, ascoltare sentire elementi della natura mischiati a trovate come la musicista che ha suonato la viola in collegamento Skype da Parigi, o brani al pianoforte preregistrati (nonostante la presenza in teatro di un meraviglioso pianoforte a coda nero che è stato opportunamente impacchettato e ammutolito) del maestro Gaetano Mastromatteo. Nuvole, acqua, musica, silenzio, pediluvi, cariatidi redivive e come potrebbero mancare per loro? Fette di pane.



Sabato prossimo invece sarà la volta di PERcorso diVERSO la performance degli inUTILI che si svolgerà alle 18 nel Teatro 1763 di Villa Mazzacorati.
Un'azione collettiva in cui il pubblico diventa co-protagonista insieme al gruppo di un'azione che vuol far riflettere sul sempre più prezioso e ignorato concetto del rispetto dell'altro... diverso.
DA VEDERE!
Importante ci sono solo 80 posti.

giovedì 6 ottobre 2011

inUTILI - diVERSO/VERSOdi



Gli inUTILI in mostra a Villa Mazzacorati, Sala Diana Franceschi 
Via Toscana, 19 • Bologna  
8 - 22 ottobre 2011 Inaugurazione: 8 ottobre 2011 - ore 17.00  
Orari: venerdì 15.00 - 20.00, sabato, domenica e festivi, 10.00 - 13.00 e 15.00 - 20.00 Ingresso libero. 

Autori inUTILI: Stefano Aspiranti (Puff), Daniela Benedini, Stefano Dall’Omo, Liviana Di Francesco, Susanna Gerardi (Sciandra), Luca Guenzi, Silla Guerrini, Luciano Leonbruni, Federica Mazzoni, Lorena Menzani, Salvatore Pellitteri, Emauela Pepe, Angelo Rambaldi, Marco Rendina, Valeria Resca, Maurizio Sapori (Sparo), Enzo Sbarra, Laura Soprani, Stefania Ugolini, Giovanni Oscar Urso, Christian Vitrano. Gli inUTILINI: Clio Abbate, Cappellosenzatesta. 
Genere: Arte Contemporanea Collettiva Per dettagli: inutilman@libero.it • www.inutili.info  

8 ottobre 18.30 “BIRD, VERSOdi un uccello di 58 kg” performance di Sciandra Sala Diana Franceschi Diventare un uccello non per volare, non per guardare il mondo dall’alto, ma per osservare ad occhi spalancati e con la massima rotazione dello sguardo ciò che ci sta intorno, nella sua intrigante diVERSITÀ. 
 
Nel Teatro 1763 di Villa Mazzacorati: il 9 ottobre 18.00 “Fa acqua da tutte le parti” performance di Compagnia dello Zukkero. Concerto per bacinelle su diversi piani: performance art interattiva e virtuale skype. Le persone sono invitate a premere il proprio play, per un ascolto diverso, della viola da gamba in diretta da Parigi e del pianoforte presente a teatro. Come portatori d’acqua in una casa senza tetto, i performer tesseranno un’installazione che fa acqua da tutte le parti. Video di presentazione: http://www.youtube.com/watch?v=o2iW7NQUxvg  

Nel Teatro 1763 di Villa Mazzacorati: il 15 ottobre 18.00 “PERcorso diVERSO” performance di inUTILI, contributo di Nicola Bruschi Nella vita di tutti i giorni ci incontriamo/scontriamo con gli altri. Ogni nostra azione prevede un’interazione con il prossimo. Tutti i giorni ci capita di girare per strada a piedi o in macchina. Presi dai nostri affari, quante volte “inciampiamo” in qualcuno? A passeggio una spallata inavvertitamente, per strada un mancato dare la precedenza, un maleducato sorpasso solo perchè NOI abbiamo fretta. Al centro commerciale tra una fila e l’altra coi carrelli della spesa, in fila alla cassa. Sono momenti in cui quanto ci costa un sorriso? Quanto ci costa un prego si accomodi? Cosa cambia nelle nostre esistenze se abbiamo un atteggiamento diVERSO nei confronti di chi incontriamo? Cosa guadagniamo a non rispettare l’altro di qualunque colore sia? E quante volte fermi sulle strisce pedonali qualcun’altro si ferma? Una metafora per riflettere sul rispetto dell’altro, cercando di muoversi VERSOdi un diVERSO modo di convivere. Il pubblico sarà come sempre nelle nostre azioni collettive inUTILI co-protagonista dell’azione.
Una mostra che nasce da una riflessione sul periodo straordinario che stiamo vivendo: un periodo di stasi che ha l’odore della quiete prima della tempesta (dopo e durante). In un’epoca in cui tutto è concesso, dove non sembrano esserci limiti, dove stravaganze, sia di costumi che di comportamenti, ci stupiscono sempre meno. Non ci indigniamo più. Celebrità, successo, denaro, potere, sono gli ideali che più importano. Dalla parte opposta la “nostra” natura dalla quale sempre più ci allontaniamo. Le tradizioni perdute, un’involuzione umana che ci porta verso un imbarbarimento generale. La cultura si massifica, le lingue si impoveriscono, la storia si dimentica. Un nuovo medioevo nel quale sembra che non ci stiamo neanche troppo male. Allora si alza un urlo, un VERSO, a volte silenzioso a volte fragoroso, violento o ironico, reale o simulato: BASTA! Coscienza e azione: lentezza da ritrovare. Anima da curare. Allora pensiamo a quello che è diVERSO e che ci spinge VERSOdi. Siamo tutti assolutamente diVERSI e così terribilmente uguali. Tutti piccoli e finiti, ma tutti pieni di gioia, speranza e passioni: inUTILI diVERSI. Gilla Dimer
Un po’ di storia inUTILE Da un seminario sull’Arte Pubblica all’Accademia di Belle Arti di Bologna, arriva lo spunto per dare vita a una bella situazione di condivisione e impegno comune, col piacere di stare insieme con un senso di appartenenza, aldilà di inutili individualismi. Nel febbraio 2009 fondiamo a Bologna il gruppo degli inUTILI. Un gruppo di persone con un progetto condiviso d’arte e di pensiero. A febbraio 2010 grazie alla cura di Franco Basile, abbiamo pubblicato un catalogo Minerva Edizioni e realizzato una mostra alla galleria Pivarte di Bologna. Ottobre 2010 è la volta della Rocca di Cento con il patrocinio dell’Ufficio alla Cultura, 90 opere esposte. I CARE - SHOCK THERAPY per inUTILI a fine gennaio 2011 grazie a Marco Testa e alla cura dei suoi collaboratori, abbiamo realizzato la mostra nelle belle sale di Casa Bolognini, Torre Alberici, nel centro di Bologna, patrocinati da Arte Fiera OFF. Per fortuna che “Tanto è tutto inUTILE”. Silla Guerrini e Luca Guenzi

martedì 30 agosto 2011

Venezia - Biennale 2011


Anche quest'anno come mancare alla Biennale di Venezia.
Tanta arte tutta concentrata in una sola città: praticamente, per me, il paese dei balocchi.

L'Arsenale a parte la location sempre emozionante ha molte cose interessanti.
James Turrel: una stanza nella quale per entrare bisogna fare la fila. Non sono riuscita ad entrare, ma ho visto un'installazione analoga alla mostra TRA a Palazzo Fortuny: un'esperienza di sospensione percettiva davvero impressionante.
Haroon Mirza: violenza sensoriale che provoca un'evanescente opera intima. 
Christian Marclay - The Clock: il video si trova all'angolo dell'Arsenale dopo le Corderie, sedetevi comodi e conceditevi almeno una mezz'ora da stare lì e poi capirete... ha vinto il Leone d'oro. 

Quante belle opere al Padiglione Italia. Come detto da tutti: peccato siano esposte così malamente. Non ho capito se Sgarbi volesse dire che senza selezione non ci può essere attenzione; se volesse invece dire: "guardate mondo quanta eccellenza c'è ancora in Italia, anche in un momento come questo in cui - sembra - che nessuno più sappia dipingere o scoplire"; oppure ancora se sia solo stronzo. 
Tra gli eventi collaterali l'installazione di Federico Diaz: Outside itself. In uno spazio estremamente suggestivo l'interazione del pubblico attraverso i movimenti e il colore degli abiti, attraverso dei sensori di luce, determina una scultura attraverso 2 robot che ricevono i dati in base ai quali assemblano delle sfere nere. Interessante.
Ascension di Anish Kapoor, nella Basilica di San Giorgio lo scultore indiano ha "creato" una colonna di vapore che sale verso l'alto. Evanescente... da vedere
Ma devo dire la verità ciò che mi ha davvero emozionato è la mostra a Palazzo Fortuny.
Opere che vanno dall'antichità fino ai giorni nostri integrate perfettamente nelle sale del palazzo, insomma qualcosa in più. Ho, poi, così scoperto un personaggio davvero eclettico e formidabile: Mariano Fortuny Madrazo scenografo, pittore, fotografo, imprenditore inventore della luce indiretta.
A Punta Dogana, Elogio del dubbio, a parte la ristrutturazione impeccabile di Tadao Ando, tra gli altri, potente l'opera di Maurizio Cattelan, smacchevole il cuore di Jeff Koons
Cattelan, Koons e Kapoor, sono praticamente in ogni sito a Venezia. (...)
Ai Giardini invece nel padiglione centrale, appena entrate guardate in alto: i piccioni di Cattelan. Tassidermizzati sono piazzati nei soffitti delle tante sale. Tutti lì fermi immobili, ce ne sono tantissimi. Io avevo paura che si rianimassero tutti insieme contemporaneamente e che cagassero!
Ed è un po' quello che si meriterebbero la maggior parte delle opere esposte. Una bella super cagata dall'alto.
Degna di nota Cindy Sherman. Interessanti anche i Padiglioni: Giappone, Corea, Gran Bretagna, Francia, Austria... del resto non ho visti molto altro ero devastata dal caldo e anche un po' dalla noia. 
L'arte contemporanea è faticosa.

Spesso, devo dire, che ho avuto l'impressione di essere in un Luna Park per adulti.
Ci devo riflettere ancora un po'.
Gilla Dimer

martedì 21 giugno 2011

Officina Italia 2. Nuova Creatività Italiana - Bologna

Il secondo giorno di apertura sono andata a vedere la mostra al Baraccano, attirata soprattutto dal fatto che venisse presentata come "controbiennale", oltre che dall'illustre nome di Renato Barilli.
Sono arrivata pensando che era una bella cosa che si muovesse l'arte anche fuori dagli schemi più istituzionali della paludata e prestigiosa Biennale di Venezia.
L'idea poi che fosse nella mia Bologna mi ha mosso orgoglio e ottimismo.
Sono entrata nella prima sala senza provare emozioni. Ho osservato con attenzione ma con un po' di noia. Sono entrata nella seconda sala, quella più grande, e mi sono aggirata tra opere di cui ho fatto estrema fatica ad afferrare il significato. Sono rimasta perlopiù sterile visitatore.
Un'opera in fondo alla sala costituita da 3 elementi "vivi" mi ha fatto sorridere, davanti a un rotolo di carta da lucido finemente intagliato, mi sono interrogata sulla pazienza dell'artista nel produrla. Una installazione di carcasse di seggiola mi ha dato un leggero piacere puramente estetico. Il resto l'ho quasi immediatamente dimenticato. Evidentemente il problema è mio, non ho gli strumenti per "capire" l'arte contemporanea.
ARTE CONTEMPORANEA?

martedì 31 maggio 2011

Biennale di Venezia

Biennale Edizione 2009


Ancora Biennale, che bello.
Ancora Arte, che bello.

Ancora una volta l’occasione di visitare la bella Venezia, lasciandosi immergere nei giardini dell’Arsenale e nei padiglioni in cui “fortunati” artisti internazionali hanno la possibilità di esprimere la propria essenza in una location unica al mondo.

Che bello!
Ma in base a cosa avviene la selezione o l’invito a partecipare all’esposizione?
Io non lo so, non l’ho mai capito, solo qualche anno fa voci di corridoio mi hanno detto:
“Tanto tutti gli artisti che espongono devono pagare! In prima persona oppure le gallerie o chi crede in loro e li finanzia”.

SGRUNT!
(Ho pensato!)

Ma allora in tutte le edizioni in cui sono andata, gli artisti davanti ai quali ho sbavato pensando che fossero dei geni (in realtà non è successo molto spesso, tante volte mi sono trovata davanti a opere di cui non afferravo proprio il significato) sono dei geni paganti?!

Ma allora l’arte, quella con la “A” maiuscola è solo un fatto di business?
Ecco ho scoperto l’acqua calda!


Ma perdonatemi... Ogni volta è una delusione.
Mi delude pensare che non ci sia davvero spazio per chi ha voglia di esprimersi.
Forse ormai siamo in tanti, troppi che vogliono esprimersi utilizzando i linguaggi dell’arte.
Distinguersi diventa possibile non solo attraverso ciò che si comunica, ma attraverso le possibilità (economiche) che si hanno per poter comunicare ciò che si sente o si ha in mente.

Pensare in grande non è sufficiente, anche qui bisogna “sapersi vendere”, certo senza la sostanza non è possibile...
Ma pensare in grande avendo soldi a disposizione diventa tutto più facile!

lunedì 30 maggio 2011

E' arrivata Gilla Dimer!

Ciao mondo!


Eccomi qui...
Pronti per le mie nuove mirabolanti avventure?
A presto ma intanto Buona vita!

Gilla Dimer